GIOVANNI MANFREDINI 

 

OPENING: 18 MARZO 2000

PERIODO:  19 MARZO - 23 GIUGNO 2000


Sabato 18 marzo si inaugura presso la Galleria Scognamiglio & Teano la mostra personale di Giovanni Manfredini: sono esposti, per la prima volta a Napoli, gli ultimi lavori dell’artista emiliano, che continua la propria ricerca sul “corpo”. Un corpo in tensione, perché la fisicità, in Manfredini, dialoga sempre con l’aspetto mentale, così come il buio più profondo e drammatico si apre ad improvvisi bagliori di luce. Ne nasce un dialogo serrato tra i materiali usati e l’immagine, tra il nero e il bianco, tra la pesantezza dei grandi lavori e la leggerezza di quelli su carta.

La costruzione del lavoro, sia che si tratti delle grandi opere che di quelle più piccole su carta, è la stessa: l’artista utilizza elementi naturali, un impasto di colla vinilica, acqua e polvere di conchiglia, che, dopo essersi asciugato, viene aggredito dal fuoco e dal nerofumo. Le immagini vengono “alla luce” togliendo una parte di quel velo di fumo, grazie ad un vero e proprio calco corporeo: è un contatto tra due pelli, è un’osmosi tra due verità, il corpo di Giovanni Manfredini e quello della superficie trattata col fuoco. E quando l’artista si “stacca” dall’opera, lascia lì la propria impronta, carica di energia positiva e di luce. Per questo, nello spazio della Galleria Scognamiglio & Teano, sono esposti anche i lavori su carta, per evidenziare la tensione e la forza vitalistica del lavoro di Manfredini, che, pur esprimendo sentimenti forti, non si vuole rinchiudere nella dimensione del dolore, ma dare “vita” a immagini che possano “respirare”. 


BIOGRAFIA

Giovanni Manfredini è nato a Pavullo sul Frignano (Mo) nel 1963. Tra le sue personali, sono da ricordare quelle alla Fondazione Mudima di Milano (1996), alla Palazzina dei Giardini di Modena (1997), allo Spazio Aperto della Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1998) e la recente mostra alla Galleria Otto Arte Contemporanea e alla Galleria No Code di Bologna, insieme a Gilberto Zorio. Ha partecipato ad importanti mostre collettive tra cui Minimalia, esposizione itinerante a cura di Achille Bonito Oliva; Arte Italiana. Ultimi quarantanni. Pittura iconica, presso la Galleria d’Arte Moderna di Bologna e The opening presso lo S.M.A.K. Stedelijk Museum di Gand. Del suo lavoro hanno scritto Danilo Eccher, Walter Guadagnini, Flaminio Gualdoni, Jan Hoet, Maura Pozzati e Tommaso Trini. 

OPENING: MARCH 18, 2000

PERIOD: 19 MARZO - 23 GIUGNO 2000

Saturday, March 18, Giovanni Manfredini's solo exhibition opens at Galleria Scognamiglio & Teano: exhibited for the first time in Naples are the latest works by the Emilian artist, who continues his research on the "body." A body in tension, because physicality, in Manfredini, always dialogues with the mental aspect, just as the deepest and most dramatic darkness opens to sudden flashes of light. The result is a close dialogue between the materials used and the image, between black and white, between the heaviness of the large works and the lightness of those on paper.

The construction of the work, whether it is the large works or the smaller ones on paper, is the same: the artist uses natural elements, a mixture of vinyl glue, water and shell powder, which, after drying, is attacked by fire and carbon black. The images come "to light" by removing part of that veil of smoke, thanks to a real body cast: it is a contact between two skins, it is an osmosis between two truths, Giovanni Manfredini's body and that of the fire-treated surface. And when the artist "detaches" from the work, he leaves his own imprint there, charged with positive energy and light. For this reason, in the space of Galleria Scognamiglio & Teano, works on paper are also exhibited, to highlight the tension and vitalistic force of Manfredini's work, which, while expressing strong feelings, does not want to lock itself in the dimension of pain, but to give "life" to images that can "breathe." 

BIOGRAPHY

Giovanni Manfredini was born in Pavullo sul Frignano (Mo) in 1963. His solo exhibitions include those at the Fondazione Mudima in Milan (1996), the Palazzina dei Giardini in Modena (1997), the Spazio Aperto of the Galleria d'Arte Moderna in Bologna (1998) and the recent exhibition at the Otto Arte Contemporanea Gallery and the No Code Gallery in Bologna, together with Gilberto Zorio. He has participated in important group exhibitions including Minimalia, a traveling exhibition curated by Achille Bonito Oliva; Arte Italiana. Last Forty Years. Pittura iconica, at the Galleria d'Arte Moderna in Bologna and The opening at the S.M.A.K. Stedelijk Museum in Ghent. Danilo Eccher, Walter Guadagnini, Flaminio Gualdoni, Jan Hoet, Maura Pozzati and Tommaso Trini have written about his work.