Tafadzwa Tega


ZUMBANI

 

OPENING: 10 FEBBRAIO dalle ore 18.30

PERIODO: 10 FEBBRAIO 2022 - 15 APRILE 2022


La galleria Mimmo Scognamiglio è lieta di ospitare Zumbani, la prima mostra personale in Italia dell’artista Tafadzwa Tega. Per l’occasione, l’artista originario dello Zimbabwe, presenta una serie di tele di grandi dimensioni nelle quali troviamo quasi esclusivamente ritratti di famigliari dell’artista. Un percorso personale che si allarga a macro temi riguardanti la condizione umana quali la memoria culturale, la religione, la politica e la tradizione.

 

Il nome Zumbani si riferisce letteralmente a un tipo di erba che cresce naturalmente nella terra d’origine dell’artista, la quale viene considerata, fin da tempi remoti, una pianta dai poteri curativi e molto spesso raccolta come amuleto porta fortuna. L’erba assume nel lavoro dell’artista un valore simbolico, diviene testimone di speranza ma anche oggetto di difesa durante la pandemia globale in atto. Come elemento sociale, Zumbani appartiene contemporaneamente al mondo del mito e del reale trasferendo proprietà magiche e scientifiche a chi ne detiene le conoscenze. La tradizione viene qui utilizzata dall’artista come pretesto per esplorare la connessione con le proprie origini famigliari radicate nella narrazione del mito. Storie che l’artista non analizza esclusivamente con senso nostalgico ma dalle quali riesce a prendere le giuste distanze per percepirne i confini.

 

Nella serie qui esposta si mescolano differenti linguaggi dai colori sempre vivaci che aprono una profonda conversazione tra i suoi soggetti, le loro storie e l’ambiente multiculturale di cui fa parte l’artista. Un uso analogo dei colori che ci rivela l’ardente passione con la quale Tega si confronta con i suoi legami: i protagonisti vengono invitati in studio, molto spesso vestiti per la domenica di festa e fotografati in posa per poi essere studiati e dipinti. Un metodo che Tega utilizza per consolidare le storie personali di ciascuno dei suoi soggetti e per dare contemporaneamente inizio a nuove narrazioni.

 

Questi lavori esplorano storie di migrazione, di rivendicazione del successo e del suo ruolo nella società africana. Il senso di fallimento e paura che ne conseguono dall’uscita dai confini territoriali d’appartenenza e il legame che prende forma dalla tradizione delle proprie origini lasciate alle spalle. Racconti che nascondono una preoccupazione collettiva e rivelano allo stesso tempo la spinta al superamento delle narrazioni prefissate. I suoi soggetti sembrano sospesi in tensione tra l’incertezza del futuro e una forte speranza di cambiamento, in una celebrazione del presente.

 

 

BIOGRAFIA 

Tafadza Tega (1985, Harare, Zimbabwe) attualmente vive e lavora in Sudafrica, dove si è trasferito nel 2008. La sua carriera artistica ha inizio all’età di 10 anni, ispirato dallo zio e dal fratello anch’essi artisti. Tega ha studiato alla National Gallery dello Zimbawe, dove ha esposto per la prima voltale sue opere. Dal 2012 ha mostrato i suoi lavori personali in diverse gallerie del Sudafrica e i suoi dipinti sono stati acquisiti in numerose e importanti collezioni, sia private che pubbliche, tra le quali la Spier Foundation e l’Università di Cape Town in Sudafrica, la Fundacion AMMA in Messico e la Fundaciòn Canaria para el Desarrollo de la Pintura (FCDP) in Las Palmas, Gran Canaria, Spagna.


 


OPENING: FEBRUARY 10th  2022 from 6:30pm
PERIOD: FEBRUARY 11th – APRIL 15th, 2022

 
 

Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea is pleased to host Zumbani, the first Italian solo show by artist Tafadzwa Tega. In occasion of this exhibition, the Zimbabwe-born artist presents a series of big-sized canvases featuring mostly his family and friends. A personal journey exploring macro-themes related to the human condition, such as cultural memory, religion, politics and tradition.

The name Zumbani literally refers to a type of herb that naturally grows in the artist’s homeland, and that it is considered, since ancient times, endowed with healing powers, and also kept as a lucky charm. The herb undertakes a symbolic value in the work of the artist, but also brings hope and defense against the ongoing global pandemic. As a social element, Zumbani simultaneously belongs to the world of myth and realm, transferring its magical and scientifical properties to those who hold the knowledge. Tradition is used by the artist as a reason to explore the connection with his family’s origins, rooted in the narration of myth. Stories that aren’t just analyzed with a sense of nostalgia, but where the artist can take the right distances in order to understand its boundaries.


The series on display mixes different languages in always vibrant colors, that open a profound conversation between its subjects, their stories and the multicultural environment whom the artist is an integral part. A similar use of color that shows the passion that burns Tega while confronting his ties: the models are invited to his studio, often in their Sunday dress, and then photographed posing so that he can study and later paint them. This method proves useful in consolidating his subjects’ personal stories and to start at the same time new conversations.

The works explore stories of migration, claim for success and the role of the latter in African society. The deriving sense of failure and fear from crossing the borders of the homeland, and the kinship that shapes from tradition born from the origins left behind. Tales that hide a collective concern and at the same time push to exceed the prefixed narrative. Tega’s subjects seem suspended in a tension between the uncertainty of the future and a strong desire of change, in a celebration of the present.



BIOGRAPHY

Tafadzwa Tega (born 1985 in Harare, Zimbabwe) currently lives and works in South Africa, where he moved in 2008. His artistic career started at the age of 10, inspired by his artist brother and uncle. Tega studied at the National Gallery of Zimbabwe, where he showed his works for the first time. From 2012 he has showed in numerous galleries in South Africa, and many important private and public collections have acquired his works, such as the Spier Foundation and the University of Cape Town, South Africa, Fundacion AMMA, Mexico, and Fundacion para el Desarrollo de la Pintura (FCDP) in Las Palmas, Gran Canaria, Spain.